Esperienze di un allevatore.

Ho cominciato allevando canarini ed altri uccelli, ma il mondo dei pappagalli riserva notevoli soddisfazioni, le mostre in particolare offrono la possibilità di far conoscere questi stupendi uccelli ad un  pubblico di appassionati di ornitologia.

Per partecipare alle mostre, si deve essere iscritti ad una associazione di allevatori, la mia iscrizione alla FOI avvenne diversi anni fa, questo permette di richiedere gli anelli che consentono di provare la nascita dei propri soggetti , gli anelli sono di diametro adatto alle diverse specie, non presentano giunzioni , hanno stampigliato, RNA (registro nazionale allevatori), questa sigla permette di risalire sempre al proprietario in quanto risulta unica e personale,  l’anno di nascita in due cifre, il diametro interno dell’anello ed un numero progressivo che rende unico ed identificabile il soggetto  che lo porta.

Le denuncie di nascita presentate presso il Corpo Forestale dello Stato,  contengono i dati riportati sull’anello, questo oltre alla burocrazia prevista per la detenzione dei soggetti appartenenti alla CITES, garantiscono la nascita in cattività dei soggetti stessi.

Gli enormi sforzi che un’ allevatore deve fare per riprodurre le specie minacciate di estinzione, sono ripagati solo da una grande passione, aspettare anni  prima di vedere anche un solo pulcino nascere, contare i giorni prima della schiusa, fornire la migliore alimentazione possibile, cure veterinarie, ore ed ore di cura, pulizia, sacrifici e magari senza conoscere ferie, insomma le stesse cose che si farebbero per un  figlio.

Studiarne il comportamento, il carattere, selezionare e fissare mutazioni , capire le esigenze di ogni singola specie, la loro vita in natura, conoscerne la biologia ed il comportamento ed in fine prepararli per le esposizioni.

Poi viene il giorno della mostra, la competizione con altri allevatori, il giudizio del singolo soggetto, essere in ansia se sopporta bene il cambio di posto, che non si rovini il piumaggio, che sia alimentato bene, tutto questo solo per scambiare le proprie opinioni ed esperienze, ma che si possa  anche riportare a casa un campione .

Le specie che mi danno maggiore soddisfazione sono i lorichetti, questi uccelli necessitano di cure particolari per quanto riguarda la sistemazione, ma soprattutto la loro alimentazione che si basa su pappe preparate più volte al giorno, sono infatti uccelli che si nutrono di nettare e frutta, ma presentano colori che stupiscono per brillantezza e diversità.

Sono particolarmente affezionato alla mia prima coppia di Lory arcobaleno Trichoglossus Haematodus, questa coppia si riproduce ancora molto bene, regalandomi ancora le stesse emozioni  di molti anni fa quando la portai a casa, le due uova si schiudono regolarmente generando quasi  sempre un maschio ed una femmina, che dopo una accurata preparazione posso presentare alle mostre.

Oltre a diverse specie di lory e parrocchetti, le altre specie presenti nel mio allevamento sono: Amazzone Fronte blu Amazona Aestiva , Amazzone fronte gialla, Amazana Ochrocephala, Amazzone Amazzonica dalle ali arancio (Amazona amazonica), Amazzone fronte bianca (Amazona albifrons).

Concludendo possiamo affermare che gli allevatori devono difendere e proteggere le specie presenti, senza prelievi dagli ambienti naturali, condannare ogni forma di bracconaggio ed importazioni illegali, il futuro di molte specie può essere garantito solo dagli allevatori.

 

testo e foto Armellin Vittorio

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