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Oltre al polline anche il miele è un’ integratore molto valido nelle fasi di allevamento dei piccoli, ma ci sono delle specie che lo disdegnano, per quelle che invece lo accettano si può usarlo tranquillamente.

La dose da usare può variare molto, i lori lo gradiscono particolarmente trattandosi del loro alimento naturale, ma le specie granivore ne mangiano relativamente poco.

Mescolandone un cucchiaino per circa un kilo di prodotto nei pastoncini o nei semi germinati o boliti, lo mangiano volentieri, si può anche usarlo sciolto in acqua tiepida e messo nella ciotola dell’acqua da bere, ma diventa scomodo pulire per bene i contenitori .

Possiamo anche immergere delle fette di pane secco in acqua mielata, ma anche in questo caso si dovrà mantenere l’igiene dei contenitori e dello spazio dove si muovono

Bisogna fare molta attenzione alle contaminazioni dei posatoi dove gli uccelli normalmente si puliscono il becco, imbrattandosi le zampe di miele è normale che sporchino i posatoi, il suo deterioramento causa muffe molto pericolose, anche le tracce di miele ai lati del becco possono causare candida e pericolose infezioni da micosi.

Facendo un pò di attenzione a questo particolare della pulizia, abbiamo una ottima fonte di proteine ed oligoelementi che favoriscono l’ equilibrio intestinale ed un buon apporto di sostanze utili allo sviluppo e crescita, ottimo ricostituente dopo trattamenti con antibiotici o nel periodo della muta.

Il miele liquido non viene molto gradito, , quello cristallizzato di tarassacco, o misto di fiori di campo è forse quello che meglio viene accettato da tante specie, importante che sia fresco di stagione e che sia miele naturale..

testo Casagrande Attilio

 

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