Una buona gestione delle coppie inizia da una giusta progettazione delle gabbie o voliere, il luogo dove si conservano gli alimenti, la zona per la quarantena e la zona destinata all’infermeria, ovvero dove si tengono i soggetti che richiedono cure particolari.

Le gabbie, o voliere, devono essere proporzionate alla specie e devono garantire spazio di volo sufficiente alla completa apertura alare del soggetto e che possa almeno fare quattro battiti d’ala da un trespolo all’altro. L’alloggio deve avere una parte protetta dalle intemperie, dove il soggetto si ripara dal vento e dalla pioggia, e una parte scoperta dove, specie durante i periodi più caldi, il pappagallo possa farsi un bagno di sole o una doccia rinfrescante. La rete dev’essere zincata e la maglia deve essere adatta alla specie. Per riferimenti sulla misura della voliera e della maglia, vedere le schede tecniche.

Se possibile, è bene disporre, o prevedere, un’impianto di abbeveraggio. Un punto d’acqua accessibile è consigliato per semplificarne la fornitura e la pulizia delle ciotole.

Nella struttura dobbiamo prevedere lo spazio dedicato al nido per il periodo della riproduzione. Il nido deve poter essere accessibile anche dall’esterno per il controllo della cova e l’anellamento dei pulli. Ogni specie richiede particolari dimensioni e tipologia di nido: controllate sempre le nostre schede tecniche o il database anelli pappagalli.

Il miglior consiglio è visitare molti allevamenti e valutare le scelte dei singoli allevatori per capire quale metodo si adatta meglio allo spazio che possiamo destinare alle voliere. I soci del Gran Galà sono disponibili a farvi visitare i loro allevamenti e condividere con voi le loro esperienze per aiutarvi nelle vs scelte.

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