UN NIDO A DOPPIA CAMERA PER GLI INSEPARABILI

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Il motivo principale che mi ha spinto a costruire questo esemplare di nido è quello di poter, in qualche modo, dare ai nostri amici inseparabili, un qualcosa che richiami quanto trovano in natura. Il tunnel richiama l’entrata su di un albero, alla fine del quale trovano la camera di cova dove la femmina andrà a deporre le uova.
E’ impossibile replicare esattamente quello che trovano in natura, ma questo tipo di nido offre qualcosa in più rispetto ai ricoveri tradizionali.
Ho notato inoltre, che in particolar modo per le specie un po’ più selvatiche, (anche se ormai tutte sono diventate in qualche maniera domestiche) come il personatus, il fischer ecc. si ottengono, a mio parere, dei buoni risultati, che ho potuto verificare in occasione dell’anellamento dei pulli e controlli vari. La femmina in genere si porta nel tunnel senza uscire e nel momento in cui richiudo la porticina del nido ritorna alla cova. Ritengo dunque che un minor disturbo, in un momento particolare come la cova, può tornare utile, ancor più per le coppie che hanno qualche difficoltà nella riproduzione.
Non meno importante è quanto accade al termine dello svezzamento; i genitori iniziano a beccare i piccoli, ormai grandi, perché la femmina pronta per una nuova nidiata vuole libera la camera di cova per la deposizione. I piccoli però, in certi casi, non sono ancora pronti per l’involo e possono trovare rifugio proprio nel tunnel, dal quale, trascorsi alcuni giorni escono autonomamente, per ritornarvi magari la sera.
E non ultimo per importanza è il fattore ambientale, il tunnel, infatti, mantiene l’umidità costante, consentendo una schiusa migliore.

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schema di assemblaggio
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particolare della chiusura

 

FERRAMENTA OCCORRENTE
• 4 CERNIERE
• 1 GANCIO A CLIK
• 1 VITE AD ELLE
• VITI O CHIODINI
NELLA FOTO IL TIPO DI FERRAMENTA UTILIZZATA

Nello schema di assemblaggio del nido ci sono tutte la misure dei vari pezzi espresse in centimetri, una considerazione, se per assemblare i vari pezzi vengono adoperate le viti al posto dei chiodini, a mio parere si ha un vantaggio, al bisogno si può togliere facilmente un pezzo e sostituirlo nel caso si fosse deteriorato, si può smontare il nido per una pulizia più accurata, per contro adoperando le viti il costo è un po’ più alto.

 

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Il fissaggio di una piccola rete sulla parete permette una più agevole uscita dal nido dei piccoli, da notare il doppio fondo che permette una maggiore robustezza e pulizia.

 

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Il nido aperto, in evidenza il foro del passaggio dal tunnel alla camera di cova.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

testo e foto Giuseppe Casagrande

Un pensiero riguardo “costruire un nido a doppia camera

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